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Zero Reddito e Zero Tutele: insorge l’Associazione Partite Iva per Cambiare

In Irpinia, Siamo tornati 40 anni indietro!
In moltissimi, sono da giorni a reddito zero e senza tutele.

Sena Giovanni resposabile provinciale di avellino insieme a Cancelliere Nicola, referente dell’ Associazione Partite Iva per Cambiare,e a Salvatore Caraviello è netto: «Le partite Iva e gli autonomi già da mesi erano sul piede di guerra e preparavano una manifestazione. Lo scoppio della pandemia è stato il colpo finale, acuito, se mai possibile, da misure prese dal governo Conte. Il nostro gruppo è per unire il variegato mondo di piccoli e medi imprenditori, artigiani, liberi professionisti e partite Iva messi in ginocchio ,non esiste un settore economico che non sia stato colpito in maniera profonda da questa situazione drammatica».

Il Sena imprenditore nel settore del vending insieme al suo gruppo di Partite ive insieme per cambiare per dare supporto ha creato un gruppo whatsapp chiamato Help partite ive fatto di professionisti ,avvocati, commercialisti, tributaristi ,banchieri pronti a dare risposte alle partite ive a titolo gratuito per districare la fitta matassa complicata burocratica che il governo ci offre sul piatto! Fra le ultime novità a supporto una figura importantissima quella di un sacerdote pronto ad essere vicino a quelle partite ive nel momento dello smarrimento.

Il dr antonio iaccheo tributarista : Dovremmo abituarci a sapere nome e cognome di coloro che rendono possibili le aberrazioni burocratiche che anche in periodi di emergenza possono portare come già avvenuto purtroppo, gli imprenditori anche a gesti estremi:

- e lo faccio con esempi concreti: CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA bocciata ai parrucchieri non iscritti ad un fantomatico ente bilaterale denominato FBA, con richiesta di pagare degli arretrati pari a circa 750 euro per dipendente, semplicemente per avere un codice di autorizzazione necessario affinchè venissero erogate le CIG
- DECRETO LIQUIDITA’ pratiche bocciate ad imprese che presentano SOFFERENZE BANCARIE ed esposizioni verso equitalia, oppure altre amenità collegate ai codici Ateco ( arrogandosi il diritto di non erogare per pseudo interpretazioni delle norme )
- mancato pagamento dell’elemosina dei 600 euro di Marzo ancora a molti soggetti che ne avrebbero diritto, e casi assurdi di pratiche respinte, per motivazioni per le quali andrebbe fatto ricorso, ma che l’esiguità della somma in palio, rende antieconomico;
- ancora ritardo nell’accredito dei 600 euro anche a coloro che ad oggi hanno come esito domanda accolta ma poi in realtà non hanno ancora ricevuto nulla.

- Casse integrazione approvate ma ad oggi nessuno ha ricevuto nulla, con una lentezza anche qui vergognosa.

- pur sapendo che i fondi sono pochi, una odiosa politica di annunci, di bandi, con credibilità paria zero; ALLA FINE SI E’ CAPITO CHE L’UNICA COSA LOGICA E’ FAR RIPARTIRE IN SICUREZZA TUTTE LE ATTIVITA’, che senso ha aver consentito ad esempio ai supermercati di lavorare da oltre 40 giorni, mentre il resto delle attività commerciali e delle aziende non possono farlo seguendo gli stessi protocolli?
In un paese serio i politici avrebbero dovuto immediatamente dare l’esempio e decurtarsi ( anche se solo simbolicamente il proprio stipendio), per poi dall’alto della loro opulenza poter affermare senza remore ANDRA’ TUTTO BENE, cosi come altre categorie per le quali lo stipendio o la pensione viene regolarmente accreditato sul proprio conto corrente.

Il nostro GRUPPO, costituitosi in Associazione il 12 novembre 2019, è formato da oltre 450.000 membri a livello Nazionale e oltre 2.000.000 simpatizzanti, con lo scopo di dare voce alle varie categorie produttive e intende partecipare alla politica-sociale in maniera attiva per tutelare gli interessi della parte più attiva del Paese. Il GRUPPO si è organizzato in tutte le regioni con coordinamenti provinciali per dare rappresentanza delle Partite IVA, che attualmente ritengono di non essere rappresentate in alcun modo. Gli associati esprimono totale insoddisfazione rispetto alle misure fin qui adottate dal Governo, hanno condiviso le problematiche derivanti dall’attuale periodo di lockdown e intendono presentare proposte concrete per la realizzazione di un URGENTE tavolo di concertazione, al fine di continuare a garantire la regolare contribuzione alle entrate statali, considerato che le PMI rappresentano la spina dorsale del tessuto economico italiano contribuendo a fornire la maggior parte del gettito fiscale al Paese. Le misure, adottate nei diversi provvedimenti del Governo non colgono le reali esigenze del tessuto economico e non sono risolutive dei gravissimi danni subiti dalle strutture aziendali e da tutti i contribuenti, poiché tali provvedimenti legislativi vengono ritenuti ingiusti e inadeguati alle istanze, esigenze e necessità degli imprenditori e dei professionisti. Inoltre nella fase 2, nella quale è assolutamente prevedibile una prospettiva di business ridotta, gli adeguamenti che verranno imposti, dovranno essere oggetto di specifica valutazione dei costi, ed essere eseguiti con l’apporto di risorse finanziarie a fondo perduto e non con l’aggravio di ulteriori prestiti.

“Siamo in ginocchio e le misure prese dal governo Conte sono inadeguate” il gruppo Partite ive insieme per cambiere presenta alcune proposte’’
S I C H I E D E

L’ATTUAZIONE delle seguenti misure straordinarie:

1) La cancellazione dei debiti d’imposta, tasse, contributi, di qualsiasi ente statale, anche locali, (compreso gli acconti d’imposta sul reddito 2020), ad esclusione dell’IVA, per un periodo di 18 mesi e per tutte le PMI individuabili per dimensione a quelle non obbligate all’istituzione dell’organo di controllo ai sensi dell’art. 2477 del codice civile.
2) La sanatoria di tutte le pendenze fiscali e contributive compresi i tributi locali tenendo conto della effettiva capacità contributiva dei singoli soggetti, così come stabilito dalla Carta Costituzionale della Repubblica Italiana.

3) Attuazione di tutte le forme di finanziamento a fondo perduto con tutte le forme possibili; • I Finanziamenti a fondo perduto dovranno essere concessi a tutte le Partite IVA con una procedura che consenta di valutare in maniera specifica, certificata tramite una perizia giurata redatta da un revisore legale, contenente i danni economici subiti; • Altresì, includendo: o La rinegoziane dei finanziamenti in essere, essendo gli stessi appartenenti a business-plan non più attuabili, visti i cambiamenti di gestione e la forte riduzione del volume d’affari in essere e prospettico; o Un contributo una tantum per le spese dell’adeguamento anti-covid19, per dipendenti e clienti, (paratie igienizzanti, sanificazioni impianti di trattamento aria, etc.)

4) Per le famiglie, i lavoratori dipendenti privati, lavoratori autonomi, collaboratori di qualsiasi forma, aventi un reddito non superiore ai 60 mila euro annui, un accredito diretto, ai propri conti correnti da 1.000 ai 2.500 euro mensili per 18 mensilità, stabilito attraverso un algoritmo di calcolo da concordare e ispirato ai principi Costituzionali.
5) Inoltre CHIEDIAMO che sia istituito un TAVOLO DI DISCUSSIONE a cui partecipare in rappresentanza delle PARTITE IVA e riguardante la riduzione del carico fiscale e del costo del lavoro, il riconoscimento delle tutele, la semplificazione burocratica degli adempimenti e nuove forme di regolamentazione per l’accesso al credito e per il potenziamento e lo sviluppo della competitività delle imprese Italiane coinvolgendo il garante della concorrenza rispetto alle vendite online da parte delle multinazionali estere e per studiare maggiori e più incisive tutele del Made in Italy.

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