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Esenzioni fiscali per chi investe su startup e pmi. Bene, ma si può fare di più

Andrea Koveos News Maggio 26, 2021

Dalla scorsa settimana anche in Italia abbiamo una legge per rendere esente da imposte il capital gain (cioè la plusvalenza sugli investimenti) realizzato da persone fisiche per la cessione di partecipazioni in startup e PMI innovative, acquisite mediante sottoscrizione del capitale sociale nel periodo compreso tra maggio 2021 e 31 dicembre 2025 e detenute per almeno tre anni.

In aggiunta, gli stessi investitori potranno beneficiare dell’esenzione integrale da imposte sul capital gain realizzato dalla cessione di partecipazioni in società commerciali purché sia reinvestito, entro un anno dalla sua realizzazione, nel capitale di startup e PMI innovative da effettuarsi entro il 31 dicembre 2025.

Queste esenzioni, che saranno cumulabili tra loro, risulterebbero inoltre cumulabili con le detrazioni IRPEF del 30% e 50% previste dalle normative in vigore per gli investimenti in startup e PMI innovative.

Sono queste le principali novità, di carattere ancora temporaneo, introdotte dall’articolo 14 del nuovo decreto legge Sostegni-bis, approvato dal Governo e in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e del via libera definitivo da parte della Commissione Europea, cui l’incentivo dovrà essere notificato per la deroga alla disciplina sugli aiuti di stati. Tali agevolazioni si stima potranno avere un impatto di circa 30 milioni di euro all’anno, a partire dal 2025.

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