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Manifestazione NAZIONALE – Sciopero delle Partite Iva

10 MARZO 2021 – PIAZZA DEL POPOLO – ROMA

LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO – RIPRENDIAMOCI LA DIGNITA’

1) BASTA CHIUSURE PAZZE CHIEDIAMO MAGGIORI INDENNIZZI ALLE ATTIVITA’ COLPITE
Le chiusure scriteriate hanno distrutto l’economia. Vogliamo equilibrio fra esigenza sanitaria e salvaguardia del diritto
al lavoro. Adeguamento degli indennizzi per tutte le attività che hanno avuto cali di fatturato. Gli indennizzi devono
essere non inferiori al 75% ed un equo fondo perduto per le Nuove Attività.

2) PIANO DI RILANCIO DELL’ECONOMIA
Occorre un piano straordinario di stimolo alla crescita delle imprese e dell’economia, all’incremento occupazionale, agli
investimenti, al recupero della aziende emigrate, per una crescita del potere di acquisto delle persone, del Pil e del
gettito fiscale.

3) DRASTICO TAGLIO DEL CARICO FISCALE
Detassazione totale utili reinvestiti
Aliquota unica 10% sul reddito d’impresa prelevato dall’imprenditore.
Aliquota massima 33% sulle ulteriori somme prelevate dall’imprenditore.

4) CONDONO FISCALE E PREMIALITA’ VIRTUOSI
Il Governo, in un momento in cui nessuno riesce a produrre reddito, deve puntare allo Stralcio debiti fiscali pregressi
Se lo Stato non concede di lavorare non puo’ esigere pagamenti di imposte.

5) LIQUIDITA’ IMMEDIATA ALLE IMPRESE – MORATORIA RAITING BANCARI
Non istigazione all’indebitamento.
La grande maggioranza delle PMI in Italia è sottocapitalizzata ed è quindi molto dipendente dal sistema
bancario, visto dall’imprenditore come principale se non addirittura unica fonte di finanziamenti. L’obiettivo è aiutare
gli imprenditori a formarsi ed informarsi per gestire finanziariamente al meglio la propria azienda. Le moratorie sino
ad oggi protagoniste da un lato hanno influito positivamente sulla liquidità, dall’altro si riverberanno negativamente
sui bilanci 2020 delle aziende. Sarebbe più necessaria una moratoria sui Rating bancari, che possa accompagnare per
tutto il tempo necessario ad un ritorno alla normalità. Nel 2020 a fronte di una crisi imprevedibile, per il SISTEMA
INDUSTRIALE, le riserve di liquidità provate dal rapporto del Centro Studi di Confindustria hanno rappresentato un
fondamentale SHOCK-ABSORBER per un’importante fetta. Per le Micro Imprese quando è esplosa la Pandemia, le
RISERVE DI LIQUIDITA’ ERANO MOLTO INFERIORI.

6) PIU TUTELA AL LAVORO AUTONOMO
Ammortizzatori Sociali e pari dignità al lavoro dipendente.
Ad Ora L’ammortizzatore sociale per le partite Iva si chiamerà Iscro, come Indennità straordinaria di continuità
reddituale e operativa (Iscro) e per ora sarà valida solo per gli autonomi della gestione separata dell’Inps, anche se il
Governo ha già annunciato la sua intenzione di estenderlo presto anche ai professionisti degli ordini.
La misura verrà introdotta nel 2021 in via sperimentale fino al 2023. Prevede un assegno tra 250 e 800 euro al
mese per 6 mesi per chi abbia subito perdite del 50% nei tre anni precedenti e dichiarato un reddito non superiore a
8.145 euro e potranno richiederlo le partite Iva aperte da almeno 4 anni…

GAME OVER – AVETE SPENTO L’ITALIA

3 thoughts on “Manifestazione NAZIONALE – Sciopero delle Partite Iva

  1. Li

    L’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) deve essere cifra pari pari pari pari a quella che percepiscono i dipendenti con la ‘cassa integrazione’ , non un soldo in meno perché i lavoratori autonomi non sono cittadini di serie B. Inoltre dobbiamo lottare per far capire a tutti i politici che ci sono contro (e sono in tanti, vedi i partiti di sinistra, le organizzazioni sindacali di parte con a capo la FIOM, Landini, nemici mortali dei lavoratori autonomi), che un’anima ce l’abbiamo anche noi lavoratori autonomi.

  2. Massimiliano

    Sarò presente alla manifestazione come titolare di partita iva. Siamo stati completamente dimenticati e siamo vessati da anni da una pressione fiscale insostenibile. Non abbiamo tredicesima, non abbiamo malattia, infortuni, non abbiamo TFR, i nostri versamenti INPS valgono meno di quelli versati da un dipendente, non abbiamo ferie o permessi pagati, lavoriamo almeno 15-16 ore al giorno inclusi sabato domeniche e festivi per sopravvivere non per fare chissà che vita perché ogni 100€ incassati 70€ lì dobbiamo versare allo stato! Siamo il motore e la banca dello stato. Ci sta bene essere il motore ma non vogliamo più essere la banca! Ogni 100€ incassati io ne voglio mettere in tasca almeno 70-80 perché noi rischiamo ogni giorno sulla nostra pelle e lo facciamo per noi e per i nostri dipendenti!

  3. GIANFRANCO ZUCCHELLI

    Voglio proprio vedere come va a finire questa ottima iniziativa e quanti punti del ” programma” saranno accolti ma sopratutto concretizzati! SCUSATE ma non ce la facciamo piu’ …….

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